Test JP 109 2005


Scartata dall' imballaggio la nostra amata tavoletta, andiamo subito alle misure e scopriamo con un po' di stupore che il giocattolo nuovo che si riflette nei vostri occhi e' lungo 241 cm. e largo ben 69,5.
Tranquilli, non avete bevuto troppo e neanche si sono sbagliati in fabbrica: e' semplicemente il risultato del nuovo trend che molte board factories hanno seguito in ambito freestyle per la loro gamma 2005.
Sono (anzi, saranno) tutte cosi': molto larghe e corte per diminuire al massimo l' inerzia durante le rotazioni (o era il momento? Boh, io in Fisica ero una capra…) e allo stesso tempo planare prima degli altri e avere la possibilita' di sfruttare anche la piu' svogliata delle raffiche.

Diciamo subito, per sgombrare il campo da equivoci, che questa non e' una tavola per tutti.
Non che ci sia una lista di attesa come per la Ferrari, (anche se, da come vanno le vendite, prima o poi la faranno anche in JP…) ma nel senso che stiamo parlando di un freestyle puro e duro, pensato e costruito per offrire il meglio in questa specifica disciplina.
Quindi, non aspettatevi grandi cose ne' dalle prestazioni di bolina (diciamo che se siete bravi riuscirete a tornare alla vostra macchina…), ne' dalla facilita' di strambata (avete mai strambato con la porta di casa ? Ecco…) e meno che mai dalla velocita' (avete mai guidato un furgone sul circuito di Monza durante il GP ? Ecco…)
E non parliamo dell' utilizzo con onda formata… (avete mai surfato un' onda con un pianoforte a coda ? Ecco…)
Se proprio volete fare tutte queste cose qui, vi conviene comprarvi un bel freeride sul quale dormire sonni tranquilli… ooops, pardon: sul quale tirare bordi lunghi e dritti, ok?

Ma… mettete il JP 109 alla prova con qualsiasi manovra dalla vulkan in su e ve ne innamorerete perdutamente, esattamente come e' successo a me!
La tavola stacca in maniera esaltante anche in acqua piattissima e in virtu' della sua lunghezza ridotta, la rotazione e' veramente facilissima e quasi automatica: detto questo, a voi resta solamente da pensare al rig, e a non cadere per l' ennesima volta, mi raccomando!
Ehm, a proposito: io non vado esattamente come Ricardino Campello, eh…
Livello a parte, buone notizie anche per gli "old stylers": ovviamente, tutti i tricks di vela di ogni ordine, genere e grado costituiscono pane prelibato per i denti della nostra amata.

Un altro punto di forza (per alcuni versi, forse il piu' importante) e' ovviamente la planata: semplicemente fulminante.
Ovviamente, come per qualsiasi magia, c'e' il trucco.
Che sarebbe quello di infilare subito i piedi nelle straps non appena si avvista l' agognata raffichetta, dare subito due o tre vigorose pompate e agganciarsi al trapezio una volta in planata. Ebbene si, strano ma vero!
Una volta capito il potenziale di planata di questa tavola, si potra' tranquillamente montare una vela di misura inferiore e planerete lo stesso indisturbati, cin il bonus di girare con una 5.7 anziche' con una 6.2, tanto per fare un esempio… e scusate se e' poco!

Punti negativi? A parte il prezzo (ma qui neanche gli altri scherzano…) ho trovato veramente scadente la qualita' della ferramenta di bordo (vite valvola e vite pinna) che dopo poche uscite si sono completamente rovinate, e la pinna in dotazione. Di ottima fattura, per carita', ma dare con un tavola del genere una 28 cm. e' un po' come montare a una Porsche le gomme della Jeep!!! Signori in JP, a buon intenditor…

A cura del Roscio